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NON SOLO BARZELLETTE



VIAGGIARE IN AEREO AL COSTO DI UN CAFFE' (2003)


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Viaggiare in aereo non è più un lusso riservato ai VIP, uomini d'affari e benestanti. Da oggi, al costo di un caffè, è possibile viaggiare in aereo da Catania a Milano solo andata, sul ritorno si accettano scommesse. La compagnia di navigazione "AV AiR IZIA", una giovane multinazionale con capitali genovesi e scozzesi, ha da poco varato il suo straordinario programma. 

 

Per ridurre il costo del biglietto, la compagnia ha difatti adottato i più innovativi accorgimenti e lo ha fatto nel pieno rispetto delle norme ambientali. Innanzitutto niente più hostess dal fisico mozzafiato che poi pretendono stipendi da star; l'hostess dovrà pesare almeno 200 kg. E che dire dei piloti, professione ambita da molti, ma sinora riservata a pochi eletti con dieci decimi di vista. Da oggi le regole cambiano ed anche gli accecati come le talpe potranno guidare questi super-bolidi; i passeggeri possono comunque dormire sogni tranquilli, gli esperti assicurano difatti che potrà essere un'esperienza traumatica solo per chi rimane sveglio. Non vedremo più neppure i cartelli "vietato parlare al pilota", questi divieti, cimeli del tempo che fu, saranno sostituiti dall'invito "è gradita la mancia al pilota" poiché in qualche modo gli stipendi dovranno pur essere pagati.

 

Per risparmiare sul costo del carburante, gli aerei non voleranno ma sfrecceranno sulle nostre strade, e c'è di più infatti non sarà utilizzato alcun carburante inquinante, anzi non sarà affatto utilizzato alcun carburante: tutti i passeggeri dovranno pedalare; non a caso "pedalare" è proprio il motto della nuova compagnia aerea.  Si stima che potranno raggiungere anche i 200 km all'ora, in discesa però e sempre che il vento sia favorevole. C'è chi perplesso aveva osservato: "ma come faranno a salire sui traghetti con quelle ali così grandi, ci conviene aspettare che si faccia il ponte sullo stretto, tanto ormai è questione di poco". In realtà il problema neppure si è posto poiché all'imbocco della prima galleria le ali si sono staccate e sono cadute in terra come fossero foglie secche.

 

Lotta agli sprechi: a bordo saranno eliminate tutte le suppellettili superflue e quindi anche gli oblò, che impediscono ai passeggeri di apprezzare le bellezze del paesaggio naturale, ed i portelloni un serio impaccio per chi si appresta a salire o a scendere dal veicolo; questi accorgimenti comporteranno sostanziali risparmi sui costi di illuminazione per lo meno durante il giorno; di sera purtroppo si può fare ben poco e pertanto se non c'è la luna piena si resta al buio. 

 

Ristori a non finire: i passeggeri potranno deliziarsi con i più tipici prodotti locali: verdure, frutti di bosco ed acqua piovana, condizioni meteorologiche permettendo. Agli anziani ed ai più piccoli è prevista anche l'erogazione di ossigeno, soprattutto nel corso dei tragitti in salita; gli amanti dei metodi tradizionali potranno ricorrere all'hostess per la respirazione bocca a bocca, la compagnia non si assume però alcuna responsabilità per i casi di schiacciamento.

 

Non mancheranno premi e divertenti giochi. Ad esempio, è riconosciuto il rimborso del prezzo del biglietto a chi riesce ad arrivare alla meta in condizioni psico-fisiche accettabili, non sono però ammessi trucchi per cui i vincitori dovranno sottoporsi al test antidoping. I più temerari, dietro modesto contributo, potranno provare l'attrattiva principale ovvero il brivido del salto nel vuoto; al passeggero, prima che sia scaraventato fuori dal portellone, verrà offerto un simpatico omaggio: potrà scegliere tra  antidolorifici, bende elastiche e buoni sconto sulle gessature. Del lancio dal portellone fruiranno invece gratuitamente i passeggeri che, al controllo, vengono trovati sprovvisti del biglietto.

 

Non c'è che dire, tutti sono entusiasti. Gli istituti previdenziali hanno intenzione di distribuire gratuitamente migliaia di biglietti ai pensionati. E c'è chi ha giustamente osservato che vi saranno effetti positivi anche per l'indotto, soprattutto nel settore sanitario.

 

foto Mario Petralia - testo Alessandro Strano



IL PONTE SULLO STRETTO (2004)

 

Ormai è solo questione di tempo e la Sicilia non sarà più separata dal resto d'Italia. C'è chi si è fatto in quattro ed è letteralmente uscito matto per risolvere le immense difficoltà economiche, tecniche e sociali (disponibilità fondi, deriva dei continenti, proteste delle società di trasporto marittimo e dei cittadini), ma alla fine sono stati accontentati tutti,  proprio tutti. L'ideatore della soluzione finale ha detto fermamente: "basta con le polemiche, basta con i conflitti, possiamo iniziare col dare un taglio netto ai costi. Vi do io la soluzione! Prendiamo il cemento, perché dobbiamo complicarci la vita!? Utilizzeremo quello disarmato: costa meno e tiene lontana qualsiasi forma di istigazione alla violenza". Anche per far fronte all'allontanamento della Sicilia dalla Calabria l'ideatore ha suggerito di percorrere la strada più semplice e breve: costruire solo una metà del ponte e poiché i messinesi hanno protestato con tanta veemenza contro l'edificazione dei piloni in territorio siciliano sarà democraticamente costruita la metà che si diparte dalla Calabria. Se poi anche i calabresi dovessero unirsi alle proteste dei messinesi non vi sarà alcun blocco dei lavori, poiché  in tal caso sarà costruita solamente la campata centrale; insomma anche la campata sarà come la soluzione: campata in aria. 

 

Gli utenti potranno percorrere il mezzo ponte in tutta sicurezza e quando giungeranno alla fine spiccheranno un lungo salto e - ecco qui un'altra straordinaria soluzione  - atterreranno sulle imbarcazioni delle società di trasporto marittimo e su di queste completeranno la traversata.  Adeguata segnalazione avvertirà gli utenti dell'esonero di qualsiasi responsabilità per il caso di sciopero dei trasportatori e le principali case automobilistiche si sono dette disponibili a sostituire gli air-bag con dei più funzionali gommoni: remi e giubbotti salvagente saranno comunque vivamente consigliati.

 

Ed il tragitto inverso? Semplice, si svolgerà dapprima su nave e da qui gli utenti verranno successivamente catapultati sul ponte. Proprio nulla è stato lasciato al caso: dalle simulazioni effettuate al computer ben il 90% dei veicoli è arrivato sul ponte, il 9% è caduto in mare e solo l'1% è andato disperso. Dalle simulazioni si è anche passati alla sperimentazione mediante una ricostruzione in scala del ponte e l'ideatore, a dimostrazione della piena fiducia che ripone nel suo progetto, ha voluto essere il primo ad effettuare il tragitto. I dati ottenuti dalla sperimentazione hanno comunque rispecchiato in tutto e per tutto quelli delle simulazioni al computer, ma si ritiene che i risultati potranno essere notevolmente migliorati con l'esperienza. 

 

Si procederà alla posa della prima pietra non appena l'ideatore sarà ritrovato.


Alessandro Strano