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Il Senso del Divertimento. 

 

Il divertimento deve essere "un allentare la tensione", ma non deve divenire stordimento ed alienazione. Difatti, che differenza c'è tra lo stordimento e l'ubriacatura se entrambi sono intesi ad annullare il pensiero?

 

«Gli uomini, non avendo potuto guarire la morte, la miseria, l'ignoranza, hanno deciso di non pensarci per rendersi felici. Così corriamo senza curarci del precipizio, dopo aver messo qualcosa davanti a noi per impedircene la vista.»


Blaise Pascal, Pensieri, 168, 183

 

«Quelli che possiedono un arco, quando devono adoperarlo lo tendono; quando, però, l'hanno adoperato lo lasciano allentare; poiché, se fosse costantemente teso, finirebbe col rompersi. Così è anche la condizione dell'uomo.»


Amasi citato da Erodoto, Storie, II, 173

 

 

 

UFO!?


Degli UFO si parla e si scrive spesso, ma qual è il parere della scienza? Come si legge dalle righe che seguono non vi è alcuna prova dell'arrivo di alieni sulla Terra, ma questo non significa affatto che noi siamo stati, siamo e saremo gli unici abitanti dell'universo.  Ad ogni modo, quanto di strano si osserva nel cielo è in genere riconducibile a fenomeni meteorologici, elettromagnetici, fisici o chimici. Non dimentichiamo neppure i test dei mezzi militari che in quanto tali sono coperti da segreto e destinati ad alimentare gli elenchi di avvistamenti UFO.


«Non posso avallare l'arrivo di alieni sulla Terra. Sì a 20.000 anni luce potrebbe esserci un pianeta abitato, ma se ci mandano un telegramma a noi arriva tra 20.000 anni e se noi rispondiamo ritorna là tra 40.000 anni. Supponiamo che la nostra galassia sia lì, più o meno così com'è, da una decina di miliardi di anni. Una civiltà come quella terrestre si è sviluppata tecnologicamente solo nell'ultimo secolo. Cosa volete che sia un secolo in una decina di miliardi di anni. Un'altra razza può essersi sviluppata anche vicino a noi, magari sul sistema di  Alpha Centauri (la stella a noi più vicina), ma un milione di anni fa: come potremmo saperne qualcosa?»


Tullio Regge, Il Caso Roswell, trasmissione Rai 2 del 26/08/1995

 

«Ci sono quattro possibilità. La prima è che siamo gli unici esseri esistenti nell'universo, ma a mio parere è molto remota. La seconda è che questa gente, che tra l'altro è più vecchia di noi dato che le galassie che ci circondano sono più antiche della nostra, può aver tentato di comunicare e se è così ritengo che grazie ai rapidi progressi dei radiotelescopi in dieci, venti o cinquant'anni riceveremo qualche segnale. La terza possibilità è che abbiano comunicato in un modo per noi "non usuale", ad esempio usando il laser anziché le onde radio: in questo caso ci vorrà più tempo perché dobbiamo apprendere e/o migliorare delle metodologie in cui abbiamo ancora poca esperienza.»


Carlo Rubbia, Il Caso Roswell, trasmissione Rai 2 del 26/08/1995