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Al di là delle Colonne d'Ercole.


 

Sebbene nell'antichità le colonne d'Ercole (stretto di Gibilterra) fossero considerate il limite occidentale del mondo, non mancarono uomini coraggiosi che le varcarono sfidando credenze e paura. 

 

«Nel mare esterno alle colonne d'Ercole, si dice che i Cartaginesi avevano scoperto un'isola deserta, con una foresta ricca di ogni sorta di piante e corsi d'acqua navigabili. Essa distava parecchi giorni di navigazione. Poiché i Cartaginesi vi sbarcavano spesso a motivo delle sue felici condizioni, e alcuni persino vi si stabilivano, i governanti di Cartagine dissero che avrebbero punito con la morte chi navigava verso l'isola, e ne fecero sparire tutti gli abitanti affinché non divulgassero nulla, né una folla di immigrati radunata attorno a loro prendesse il potere rovinando la fortuna di Cartagine.»


Pseudo - Aristotele, Storie Meravigliose, 84

 

 


La Medicina nell'Antico Egitto.


«La medicina egiziana era fondata su basi empiriche molto intelligenti, anche se accoglieva fra i rimedi formule magiche e invocazioni che sembrerebbero contrastare con questa affermazione, non mancavano rimedi ritenuti utili e non sostituibili, a quell'epoca, con mezzi più adatti. Il Papiro Edwin Smith costituisce un vero trattato scientifico di chirurgia ossea che, per il tempo in cui fu scritto, costituisce un unicum nella scienza medica delle antiche civiltà. Vi sono trattate tutte le contusioni delle vertebre, la lussazione e diversi tipi di frattura.»


Franco Cimmino, Vita Quotidiana degli Egizi, Bologna 2001, 304-309

 

 

 

Origine della Vita.


«E'  bene chiarire subito che l'origine della vita rimane un profondo mistero. Il problema fondamentale è dato dal fatto che anche i più semplici esseri viventi sono straordinariamente complessi. Tutte le speculazioni sono ben lontane dal dimostrare che la vita possa insorgere spontaneamente per mezzo di processi chimici ordinari del tipo di quelli che potrebbero aver avuto luogo in natura sulla Terra miliardi di anni fa. A questo punto bisogna spendere qualche parola sul famoso esperimento eseguito da StanleyMiller e Harold Urey alla University of Chicago nel 1952. Benché i prodotti fossero banali in rapporto alla infinita complessità di molecole quali il DNA, i risultati dell'esperimento ebbero un profondo effetto psicologico. Ma la probabilità che il continuo spezzarsi e riformarsi delle molecole abbia prodotto, dopo un miliardo di anni, un piccolo virus è minore di 1 su dieci elevato a due milioni. La generazione spontanea della vita a partire dal mescolamento molecolare casuale appare quindi un evento ridicolmente improbabile.»


Paul Davies, Il Cosmo Intelligente, Milano 2000, 153