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Sommario




Il Sistema Solare.

 

Il sistema solare comprende il Sole e otto pianeti (1) che, in ordine di distanza dalla nostra stella, sono Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno. I pianeti ruotano su se stessi (moto di rotazione) ed intorno al sole (moto di rivoluzione) descrivendo, come afferma la prima legge di Keplero,  una ellisse di cui il Sole occupa uno dei due fuochi. Il termine pianeta deriva infatti dal greco e significa "errante" proprio perché, nel cielo di notte, i pianeti sembrano vagare tra le stelle.

 

Diverse furono le cosmologie elaborate dalle antiche civiltà, ma in genere erano di tipo squisitamente mitologico. Fu il greco Talete il primo ad indagare sulla natura dell'universo e a cercare di spiegare taluni fenomeni; ad esempio, comprese il meccanismo delle eclissi. Ci fu pure chi giunse ad affermare che la Terra e gli astri fossero sferici e che la Terra non fosse al centro dell'universo anche se questo fu più legato alle convinzioni metaforiche dei Pitagorici piuttosto che a basi scientifiche; i Pitagorici consideravano difatti la sfera una forma perfetta e parimenti ritenevano che dovesse essere il fuoco di Zeus il centro del cosmo. Comunque, per molti secoli fu generalmente condiviso il sistema elaborato da Tolomeo (I-II sec. d.C.) che poneva la Terra al centro mentre Sole e pianeti (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno) vi ruotavano intorno descrivendo delle orbite circolari o, per essere più precisi, i pianeti si muovevano secondo un epiciclo il cui centro equidistava dalla Terra. Anche i nomi dei giorni della settimana sono legati al sistema tolemaico. Lo stesso Copernico (XV-XVI sec. d.C.) vi si rifece seppur introducendo un fondamentale cambiamento: fu il Sole ad occupare il centro e non più la Terra. La teoria degli epicicli continuò però a restare in voga poiché l'impiego delle orbite circolari comportava delle inspiegabili imprecisioni nel calcolo delle effemeridi. Bisognerà attendere l'opera di Klepero (XVI-XVII sec. d.C.) perché si giunga ad una corretta rappresentazione delle orbite che, in effetti, sono ellittiche e non circolari. Col progredire della tecnologia si aggiunsero ulteriori tasselli: nel 1610 Galileo Galileo nel "Sidereus nuncius" scrisse tra l'altro dei satelliti di Giove e delle macchie solari, nel 1781 Herschel scoprì Urano, nel 1846 Galle individuò Nettuno e nel 1930 Tombaugh scoprì Plutone che però non è più considerato propriamente come pianeta (1). A tutt'oggi vi è ancora un gran fermento che è destinato ad accrescere sempre di più le nostre conoscenze.

 


Il Sistema Solare in Cifre.


Pianeta

   

(foto Giuseppe Petralia)

   

distanza media dal Sole

(Terra=1)

    Periodo di rotazione    Periodo di rivoluzione siderale
 (Terra=1)
   

Massa

(Terra=1)

    Composizione atmosfera

Mercurio


 

0,39


59g


0,24


0,06


non ha atmosfera

Venere


 


0,72


243g


0,62


0,82


biossido di carbonio, azoto

Terra


 

1(149,6 milioni di km)


23h 56m 4s 


(365,26g)


(5,97*1024 kg)


azoto, ossigeno

Marte


Marte


1,52


24h 37m 23s


1,88


0,11


biossido di carbonio, azoto

Giove


Giove


5,20


9h 50m 30s


11,86


317,9


idrogeno, elio

Saturno


Saturno


9,54


10h 14m


29,46


95,2


idrogeno, elio

Urano


 

19,18


17h


84,01


14,6


idrogeno, elio

Nettuno


 

30,06


14h


164,8


17,2


idrogeno, elio


Mercurio e Venere sono detti anche "pianeti interni" poiché le loro orbite ricadono entro quella della Terra. Venere e Urano presentano una rotazione retrograda. La densità (kg/dm3) di Giove, Saturno, Urano e Nettuno è circa un quinto di quella degli altri pianeti e questo perché la loro struttura è essenzialmente gassosa. Vedi anche la pagina sulle effemeridi.

Mercurio
Mercurio durante il transito davanti al Sole del 09/05/2016
foto Alessandro Strano

Venere

Ecco come ci appare Venere al tramonto del Sole

foto Alessandro Strano



Il Sistema Solare: la Luna.

 

picture

foto Giuseppe Petralia


 

La Terra ha per satellite la Luna: essa dista in media 384.000 km dal nostro pianeta, una lunazione (cioè l'intervallo temporale che intercorre tra due successive fasi uguali) è circa di 29g 12h 44m mentre la sua massa è l'1,2% di quella terrestre. La forza di gravità esercitata dal nostro satellite è all'origine delle maree. 

 

Le Eclissi di Luna.

 

L'eclissi di Luna si verificano quando la Terra si interpone tra il Sole e la Luna e questo può verificarsi solo quando la Luna (nella fase di piena) è nelle vicinanze di uno dei due nodi orbitali (cioè i punti in cui l'orbita della Luna interseca quella quella della Terra). Durante l'eclissi la Luna continua in genere ad essere visibile; difatti, i raggi solari diffusi dall'atmosfera terrestre la raggiungono, ma poiché, a differenza delle onde lunghe (rosso), le onde corte vengono notevolmente indebolite la Luna assume una colorazione rossastra. La durata massima di una eclisse di luna è di circa 3,5 ore. In un anno si verificano in media 1,5 eclissi di Luna.


Eclissi di Luna

La Luna ripresa durante l'eclissi del 15/06/2011

foto Alessandro Strano


 

Il Sistema Solare: il Sole.


Sole

foto Alessandro Strano


 

La nostra stella è definita una "nana gialla"; nana si fa per dire poiché seppur piccola in confronto ad altre stelle ha comunque un diametro pari a 109 volte quello terrestre. La sua temperatura superficiale si stima in 5512 gradi Celsius. Il Sole è composto essenzialmente di idrogeno ed elio ed è proprio il processo di fusione dell'idrogeno in elio che produce l'energia. La luce emessa dal Sole impiega all'incirca 8 minuti per raggiungere la Terra, in altri termini il Sole che vediamo è quello di otto minuti prima; la luce viaggia infatti alla velocità di circa 300.000 km/s. Vedi anche la pagina sulla Luce del Sole.

 

Le Eclissi di Sole.

 

L'eclissi di Sole si verificano quando la Luna si interpone tra la Terra ed il Sole, e questo può verificarsi solo quando la Luna (nella fase di nuova) è nelle vicinanze di uno dei due nodi orbitali (cioè i punti in cui l'orbita della Luna interseca quella della Terra). La durata massima è di circa 8 minuti. In un anno si verificano in media 2,3 eclissi di Sole.


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Il Sole ripreso durante l'eclissi del 29/03/2006

foto Carmelo Cavallaro



Il Sole è soltanto una tra le tante stelle dell'universo. Basta alzare lo sguardo in alto in una notte limpida per rendersi conto dell'immensità dell'universo. Nella foto vediamo alcune stelle; le tre più luminose  costituiscono la cosiddetta "Cintura" di Orione. Vedi anche la pagina dedicata alle stelle e costellazioni.


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foto Alessandro Strano


(1) Con risoluzione dell'IAU del 24/08/2006, che ha stabilito la "definizione di pianeta", Plutone non è più stato considerato propriamente come un pianeta.

 

BIBLIOGRAFIA


 

 

Alessandro Strano